“Viene tutto fuori dal background che hai e all’attitudine di vita”, ci spiega Gabriele Micalizzi, “io sono partito con i graffiti, andavo allo stadio, ho scelto delle attività in cui dovevo sfogarmi, come persona, sia a livello di espressione che fisico; questa cosa mi ha preparato ad affrontare certe situazioni. Studi tanto per fare questo mestiere, eppure ti devi cacciare nelle situazioni, ti devi buttare, molte volte ti prendi dei rischi, anche se bisogna calcolarli, in questo senso l’esperienza ti fa capire cosa è meglio non fare, cosa è molto pericoloso. Questo è un mestiere che impari sul campo, non c’è nessun tipo di preparazione al mondo che ti può forgiare”.
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