Un milione e 800 mila euro in totale per i genitori e la compagna di Andrea “Andy” Rocchelli, come risarcimento danni, e 15 mila euro per il collettivo Cesura Lab, da devolvere in beneficenza. I legali di parte civile hanno quantificato ieri le richieste all’udienza del processo per l’omicidio del 30enne fotografo pavese, ucciso da schegge di granata il 24 maggio 2014 nella regione del Donbass, in Ucraina, e il tentato omicidio del fotoreporter William Roguelon, 28 anni, rimasto ferito. Sul banco degli imputati c’è Vitaly Markiv, 29 anni, italo ucraino, ex militare della Guardia nazionale, per il quale il pubblico ministero Andrea Zanoncelli ha chiesto 17 anni di reclusione. Secondo la procura di Pavia, Markiv era al comando della milizia che sparò da una collina. Gli viene contestata anche l’aggravante della crudeltà: avrebbe agito contro persone inermi, durante un attacco condotto con aggiustamento progressivo del tiro. Markiv è in carcere in Italia dal 30 giugno 2017, prima come detenuto a Pavia e attualmente a San Vittore, a Milano. Nello stesso agguato in Ucraina era morto anche il giornalista russo Andrej Mironov, 60 anni. Markiv si proclama innocente, sostenendo che come soldato semplice poteva usare solo un fucile mitragliatore ed eseguiva degli ordini superiori.
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